Diverse sentenze di merito, sulla scorta di cass. sez. VI, 16 febbraio 2015, n. 3079, hanno riconosciuto il diritto del figlio al risarcimento del danno non patrimoniale per effetto del manato riconoscimento da parte del padre.

Dal 1980 lo Studio Legale Cecchini ha saputo maturare una grande competenza in una molteplice varietà di settori, tra cui soprattutto quello relativo al risarcimento danni e alla responsabilità civile. Quei fatti illeciti che violano, sotto diversi aspetti, il diritto della persona dando origine al diritto di essere risarciti.
La responsabilità civile è la conseguenza della violazione di norme dell’ordinamento (fatto illecito) che consentono di individuare il soggetto tenuto al risarcimento del danno.
Differenti tipologie di danno
Il Danno assume due profili distinti: il danno patrimoniale e il danno morale, il primo consiste nelle conseguenze pregiudizievoli patrimonialmente valutabili, dell’illecito, il secondo nella sofferenza psicologica del soggetto in virtù dell'inadempimento della controparte o del suo fatto illecito (es: in caso di sinistro stradale la vittima potrà avere diritto sia al risarcimento del danno patrimoniale – c.d. danno biologico – che al risarcimento del danno morale).
Anche all’inadempimento contrattuale potrà conseguire il diritto al risarcimento del danno, si pensi alla prestazione del medico dentista cui sia derivato un pregiudizio per il cliente, oppure al c.d. danno da vacanza rovinata, od ancora alla categoria del c.d. “abuso del diritto”.
La casistica è quindi molto varia:
danni da infortunio sul lavoro
danni da errori medici
danni da incidente stradale
danni da diffamazione sul web o carta stampata
danni per morte di un parente
danni da stalking
danni da perdita di chanche
In tutti questi casi in cui si subisce un danno per responsabilità di terzi si ha diritto ad un risarcimento adeguato.
Come ottenere il risarcimento danni
Per avere un risarcimento integrale è necessario valutare attentamente l'entità dei danni subiti attraverso perizie medico-legali che saranno poi allegate alla richiesta. Il risarcimento danni deve essere richiesto il prima possibile, normalmente entro 10 anni dall'accaduto, pena l'impossibilità di ottenere un giusto indennizzo.
Bisogna fare molta attenzione nel raccogliere tutta la documentazione necessaria poichè ogni piccolo errore può ridurre drasticamente le possibilità di risarcimento danni.
Le situazioni verso le quali si può andare incontro nell’ambito della responsabilità civile e del risarcimento danni, sono davvero numerose e ricche di sfaccettature, e proprio grazie all’esperienza maturata nel corso degli anni di attività lo Studio Legale Cecchini di Firenze saprà guidarti verso la soluzione migliore.
Grazie ad un aggiornamento costante e allo studio di strategie mirate e ben pianificate, ti assisteremo professionalmente per raggiungere obiettivi concreti ed ottenere il giusto risarcimento per i danni subiti.
Diverse sentenze di merito, sulla scorta di cass. sez. VI, 16 febbraio 2015, n. 3079, hanno riconosciuto il diritto del figlio al risarcimento del danno non patrimoniale per effetto del manato riconoscimento da parte del padre.
La responsabilità del medico non è circoscritta solo alla diagnosi ed alla scelta terapeutica ma si estende anche ad attività preparatorie dell’atto medico nei limiti in cui esse possono rientrare nell’ambito della sfera di controllo del sanitario. Il caso esaminato dalla cassazione (sent. 8035/16) riguardava…
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La cassazione, con una recente sentenza del mese di giugno 2016, ha delineato i contorni del danno cosiddetto da perdita di chance. Come sappiamo, la perdita di chance, è un aspetto del risarcimento del danno che ricorre in varie tipologie di illecito extracontrattuale o contrattuale.…
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La cassazione è recentemente intervenuta in materia di consenso informato. Con la sentenza n. 2177 del 4 febbraio scorso i giudici della Suprema Corte hanno voluto ribadire l’effettività del consenso informato. Come sappiamo ogni atto medico deve essere preceduto dall’espressione del consenso da parte del…
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È quanto ha deciso la CEDU, corte Europea dei Diritti dell’Uomo, con la sentenza 14 Gennaio 2016. La causa, davanti all’organo di giustizia europeo, era stata promossa da un gruppo di persone, cittadini italiani, rimasti contagiati dall’uso di emoderivati o sangue infetto, invocando gli artt.…
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